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CorFio - Inizia il ciclo degli scontri diretti. Serve coraggio, perché ogni punto adesso è fondamentale

3 min di lettura

La Fiorentina sfida il Sassuolo a Reggio Emilia con oltre 3mila tifosi al seguito. Davanti tandem Kean-Gudmundsson

Un nuovo inizio, con la speranza (e la necessità) che da qui alla fine del girone di andata la Fiorentina cominci a fare punti. Con la gara di oggi contro il Sassuolo deve cominciare un’altra stagione, quella che tutti si augurano possa coincidere con l’uscita dalla bassa classifica. Digerito l’ultimo ko con l’Atalanta, Vanoli e i suoi affrontano un calendario sulla carta meno impegnativo ma con tutti scontri diretti (Sassuolo, Verona, Udinese, Parma e Cremonese). Logico che ogni punto in ballo adesso diventi fondamentale. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

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UNA MASSA DI CUORI VIOLA. Anche per questo gli appelli alla massima unità ribaditi dai dirigenti sono stati prontamente raccolti dalla tifoseria, che oggi seguirà in massa la squadra. Oltre 3mila cuori viola sono pronti a far sentire il proprio sostegno a un gruppo uscito rinfrancato dal confronto di domenica, quando Dzeko ha parlato a nome della squadra con il settore ospiti. Un patto che Kean e compagni avranno il dovere di onorare, per trovare la prima vittoria in campionato ma pure per dimostrare (con i fatti) di sapersi tirar fuori da una situazione inaspettata.

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A TRE O A QUATTRO? Forse anche per questo motivo Vanoli sta pensando di proseguire sulla strada del 3-5-2, anche se la difesa a 4 resta un’opzione concreta. «Anticipare come giocheremo significherebbe dar vantaggi agli avversari - spiega - sarà un mese fondamentale, i nostri tifosi ci hanno dimostrato grande attaccamento. Adesso sta a noi trascinarli». Per riuscirci il tecnico si affiderà a Kean e GudmundssonCon la fine del processo si è liberato di un peso, ora mi aspetto lo dimostri in campo»), mentre con Gosens infortunato e Pongracic squalificato si rivedranno Parisi a sinistra e Comuzzo in difesa, con in mezzo Mandragora e Fagioli (out anche Fazzini per problemi alla caviglia).

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CORAGGIO. Di certo quel che chiede Vanoli è più coraggio. Perché è vero, la Fiorentina deve ritrovare solidità difensiva (con 21 gol subiti è la penultima della serie A) ma è altrettanto innegabile che per risalire servono vittorie e per vincere bisogna segnare. Coraggio, insomma. È questa la chiave, ed è quello che il nuovo allenatore sta provando ad infondere ad un gruppo che continua ad esser bloccato dalla paura. E basta pensare alle urla dalla panchina per richiamare i suoi ad aggredire in avanti per capire di cosa stiamo parlando. Filosofia e atteggiamento quindi. Si parte da lì, dal carattere e dal profondo dell’animo, ma si arriva anche all’aspetto tattico. Se ancora oggi il cambio di modulo può attendere sono comunque in arrivo cambiamenti, a cominciare da un tridente offensivo che dia maggiori soluzioni senza sguarnire il centrocampo. Un’opzione da usare non appena arrivasse quella prima vittoria in campionato che, nella testa di tutti, rappresenterebbe la svolta.


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