Gudmundsson assolto definitivamente: la Corte d’Appello respinge il ricorso

Dovrebbe essersi chiuso il caso per presunta cattiva condotta sessuale: nessun nuovo grado di giudizio all’orizzonte, Gudmundsson può voltare pagina

La vicenda giudiziaria che ha accompagnato Albert Gudmundsson per oltre due anni potrebbe essere arrivata al suo epilogo. La Corte d’Appello islandese ha respinto il ricorso presentato dalla Procura contro l’assoluzione pronunciata dal Tribunale distrettuale di Reykjavik. L’attaccante resta quindi innocente e la sentenza assume carattere definitivo.

Non solo. Secondo quanto emerge dalle informazioni più recenti, la possibilità di un ulteriore ricorso è considerata molto improbabile. Le condizioni per un nuovo grado di giudizio non ci sarebbero e, sul piano pratico, il procedimento può potenzialmente considerarsi concluso.

L’accusa, risalente all’estate del 2023, riguardava una presunta cattiva condotta sessuale. Il caso aveva vissuto fasi alterne, con una prima archiviazione, la riapertura delle indagini e infine il processo che aveva portato all’assoluzione piena nell’ottobre 2024, quando il tribunale aveva stabilito che “il reato non sussiste”. Il ricorso della Procura aveva prolungato l’incertezza fino all’udienza di Appello, tenuta a Kopavogur.

Con il rigetto del ricorso, per Gudmundsson si chiude un periodo di pressione costante, sia sul piano personale che professionale. Ora il giocatore può tornare a concentrarsi esclusivamente sul calcio, probabilmente senza più l’ombra di possibili sviluppi giudiziari. Anche per il club si tratterebbe di una liberazione: nessun nuovo passaggio legale all’orizzonte, nessuna instabilità futura da gestire.