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Nazione - Fiorentina, novanta minuti da vivere in apnea. Ma con una città alle spalle

3 min di lettura

La squadra di Vanoli si presenta a Reggio Emilia con 4mila tifosi al suo seguito. Improbabile un cambio di modulo

Con Firenze alle sue spalle, a spingerla, per rompere la maledizione di una stagione che rischia di diventare maledetta. La Fiorentina si presenta così oggi pomeriggio a Reggio Emilia per affrontare il Sassuolo. Con la vittoria come unico obiettivo. Ci potremmo fermare anche qua, perché altre strade non servono, se non quella dell'unione di intenti per sorridere la prima volta in campionato. Così La Nazione.

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SQUADRA E TIFOSI. Una trasferta carica di speranza che Paolo Vanoli vuole affrontare come solo i capitani di ventura sanno fare: sguardo verso l'orizzonte e vento in poppa. Inteso come l'entusiasmo dei quasi 4mila che saranno al Mapei Stadium oggi pomeriggio. Il 'patto del megafono' sottoscritto virtualmente a Bergamo ha avuto l'effetto di ricompattare l'ambiente e dare nuova sicurezza emotiva alla Fiorentina. C'era necessità di sentire la fiducia del popolo viola, che ha ben chiara quale sia la situazione e ha scelto di fare la propria parte in questa difficilissima ricorsa salvezza che deve per forza partire da Reggio Emilia. «Il confronto con i tifosi è stato un momento significativo. I tifosi ci hanno dimostrato affetto, tocca a noi trascinarli», ha detto Vanoli durante la presentazione della gara. In altre parole l'uno trascina e sprona l'altro e viceversa. Questo fuori dal campo.

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CAMBIO DI MODULO. In campo sarà diverso. Servirà una prova di grande coraggio e di impatto. Molto si è parlato in settimana di un possibile cambio di atteggiamento tattico, soprattutto in difesa. Mossa che avrebbe avuto un effetto a cascata. Il condizionale passato è d'obbligo, considerato che la non disponibilità di Gosens potrebbe aver fatto cambiare l'idea di incrementare la linea davanti a De Gea. Spesso lo ricordiamo, ma John Madden. Madden, uno degli allenatori top del football NFL, sosteneva che le fondamenta di una squadra vincente non potevano fare a meno di pilastri affidabili e di qualità. Blindare la difesa per aiutare il centrocampo ad avere posizione anche e soprattutto sulla cosiddetta 'seconda palla'. Un aspetto su cui Vanoli ha più volte insistito durante la settimana, con l'idea di piazzare una retroguardia più nutrita.

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CAMBIANO GLI INTERPRETI. Ma la defezione del tedesco, un jolly a sinistra, ha consigliato di non lasciare per ora il 3-5-2. Semmai cambieranno gli interpreti che avranno il compito di sostenere e rifornire l'attacco che è chiamato a essere più concreto e sfruttare le occasioni – fino a ora poche – che si sono presentate. Kean è chiamato a tonare stoccatore implacabile. Ora più che mai, però, bisogna riempire la casella delle vittorie ancora desolatamente vuota.


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