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Galbiati: «Patto del megafono? Mah, i giocatori devono fare i fatti, non le parole»

2 min di lettura

Le parole dell’ex difensore viola in vista della gara della Fiorentina con il Sassuolo in programma sabato

Parla così a Lady Radio l’ex difensore della Fiorentina Roberto Galbiati: «Credo che, passare alla difesa a quattro, sarebbe un po’ un azzardo in questo momento. E’ anche vero che, in queste prossime cinque partite, la Fiorentina dovrà vincere, per cui passando a quattro Vanoli potrebbe sbilanciarsi un po’ più in avanti. Ripensando alle ultime gare, per esempio con l’Atalanta, è anche vero che la Fiorentina ha avuto 3-4-5 occasioni da gol importanti. A Bergamo il problema vero è stato a centrocampo. Ma davanti, i due attaccanti, hanno avuto qualche occasione importante. Non è che, col passaggio a quattro, si accende un interruttore e allora non prendi più gol. Per me, per quanto si è visto con l’Atalanta, non c’è bisogno di tutti questi cambiamenti tattici. 4-4-2? Si può fare, ma non certo con Fazzini e o Gudmundsson larghi. Puoi farlo con tutti e quattro gli esterni che hai, cioè Fortini/Dodo da una parte, o Comuzzo terzino, mentre dall’altra parte Gosens e Parisi. Ma se uno si fa male di questi? Poi sei finito».

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GIOCATORI. «Il ‘patto del megafono’? A me non piacciono troppo queste cose. I giocatori lo sanno se stanno facendo bene o male. Non c’è mica bisogno che i tifosi glielo dicano che devono correre, dare di più etc. I giocatori devono solo rimboccarsi le maniche, lavorare, scendere in campo e dare il massimo».

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