Gosens ko nel momento più importante. Fortini e Parisi, chance per due

L'esterno tedesco ne avrà per qualche settimana dopo il problema muscolare patito nel finale della partita contro l'Inter

Robin Gosens non ce la farà a giocare domenica contro il Lecce. In assenza di un report medico ufficiale la notizia è di fatto già certificata da ieri. L'esterno tedesco, nel finale della partita di mercoledì a San Siro, ha riportato un risentimento muscolare al retto femorale della coscia sinistra.

Tradotto: out domenica, con ogni probabilità non sarà rischiato nemmeno a Mainz e in forte dubbio c'è pure la trasferta in casa del Genoa. Ultimo match prima della sosta e anche per questo il sospetto è che la Fiorentina possa volersi prendere un paio di settimane in più per rimandarlo in campo.

Obiettivo, quello è certo, averlo al meglio alla ripresa contro la Juventus. LEADER. Ma adesso c'è da fare a meno di Robin, lontanissimo parente da quello che lo scorso anno ha trascinato la Fiorentina a forza di gol (8) e assist (9), ma comunque indispensabile per leadership e personalità in un momento dove queste caratteristiche contano forse più di quelle tecniche.

Gosens aiuterà il gruppo dentro lo spogliatoio, sarà di certo al fianco dei compagni anche nell'immediato pre partita, ma in campo dovranno andarci altri. DUELLO. E qui si apre il ballottaggio per sostituirlo. Da una parte il rampante e giovane Niccolò Fortini, dall'altra il più esperto - ma ancora in cerca d'identità - Fabiano Parisi.

Pioli valuterà il da farsi anche in relazione al classico 4-3-3 di Eusebio Di Francesco. Di certo i profili sono diversi. Fortini reclama spazio dopo qualche spezzone ben giocato e la chance di Vienna coronata dall'assist per Dzeko.

In generale gode della stima di Pioli e l'ambiente (seppur in mezzo alla tempesta) ha tutta l'intenzione di coccolarselo. Momento opposto per Parisi, che nel corso di questa stagione di chance ne ha avute poche e quando le ha avute non le ha sfruttate a dovere.

Anzi. Messa così non ci sarebbe partita, ma Parisi ha sicuramente più esperienza da mettere sul piatto della bilancia. E in questo momento così complicato può fare la differenza. La sfida è aperta.