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La Fiesole tuona, altra giornata da bollino rosso. L'affare Paratici una prima ammissione di colpa della società

In campo la Fiorentina dovrà provare a battere l'Udinese, sugli spalti andrà in scena la protesta. Mentre la società cerca il sì definitivo di Paratici e Vanoli lancia il 4-4-2

L'attesa è mista a disperazione e voglia di provarci ancora. Anche per togliersi la soddisfazione di vincere la prima partita in campionato. Il mix di sentimenti col quale i tifosi della Fiorentina si presenteranno oggi al Franchi è piuttosto vario, anche se a prevalere in tutti sono rabbia e delusione. Sarà una giornata di quelle che resteranno nella storia del tifo gigliato, con la Curva Fiesole (ovviamente sempre in 'trasferta' sul fronte opposto dello stadio) che resterà completamente vuota per i primi venti minuti di partita. Il messaggio del tifo organizzato è rimbalzato in settimana e ha fatto seguito a quello diffuso via social dall'Associazione Centro di Coordinamento Viola Club. Via per protesta gli striscioni dei club, stadio che nella prima parte di match sarà desolatamente vuoto. Gli ultras contano sul fatto che anche il resto dei settori rimangano deserti in partenza, per aumentare ancora di più l'impatto sulla squadra.

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VIETATO MOLLARE. Il durissimo comunicato della Curva Fiesole ha anticipato di qualche ora il clima che avvolgerà il Franchi prima, durante e dopo la partita. Non ci sarà il sostegno incondizionato visto contro il Verona, quando lo stadio fu capace di trascinare la Fiorentina al momentaneo pareggio. Già a Losanna si è avuto un assaggio di quel che aspetterà la squadra oggi e nelle prossime uscite. Almeno fin quando non saranno dati segnali di risveglio. A Firenze, pur in un clima di depressione generale, nessuno si arrenderà alla retrocessione prima del tempo. Gli ultras sono determinati a mettere in scena qualsiasi iniziativa possa dare nuova linfa a calciatori e allenatore. Quella di oggi sarà soltanto la prima di tante scosse che i tifosi proveranno a dare a Kean e compagni. Sperando che l'encefalogramma non rimanga piatto.

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AMMISSIONE DI COLPA. Sul fronte del club, inteso come società, vanno avanti i contatti per l'ingaggio di Fabio Paratici. La giornata di sabato è stata positiva. Un paio di call conference hanno sbloccato lo stallo di venerdì sera. La Fiorentina offre cinque anni di contratto all'ex dirigente della Juventus, che nelle prossime ore dovrebbe sciogliere le riserve e troverà l'accordo con il Tottenham per separarsi prima del tempo. La strada sembra tracciata. Commisso ha scelto lui e non altri, come Giuntoli o Sabatini. Da parte della società e della presidenza un'ammissione di responsabilità significativa. Almeno questo. L'ingaggio a metà stagione di un direttore dell'area tecnica fa capire che qualcosa è stato sbagliato, nel lavoro svolto e nelle cariche distribuite nel corso degli anni. Un primo passo, se davvero si concretizzerà, auspicato anche dalla Curva Fiesole nel proprio comunicato.

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RIVOLUZIONE TATTICA. In campo la Fiorentina è attesa da una Udinese senza pressioni, che non ha niente da perdere, con uno Zaniolo in gran forma e lontanissimo parente da quello visto a Firenze nella seconda metà della scorsa stagione. Dovrebbe, stavolta per davvero, debuttare l'acclamata difesa a quattro. Vanoli sembra orientato a schierare un 4-4-2 con Dodo e Fortini a destra, Parisi e Kouame a sinistra. In difesa Comuzzo e Ranieri, in vantaggio su Marí e Pongracic. In mediana Mandragora e Fagioli, davanti Gudmundsson con Kean. 


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