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CorSport - La Fiorentina tradisce ancora. Viola di nuovo assenti: Jagiellonia o Omonia ai playoff

3 min di lettura

Ampio turnover con la corsa salvezza in testa: un’altra partita avvilente produce la sconfitta anche a Losanna per la Fiorentina di Vanoli

Se vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a perdere almeno nel caso della Fiorentina: sconfitta dal Losanna, la squadra di Vanoli dovrà affrontare i playoff (19 e 26 febbraio) per prendersi gli ottavi di Conference League contro una tra Jagiellonia e Omonia (sorteggio il 16 gennaio). Epilogo naturale, quasi scontato dell’ennesima partita sbagliata sotto tutti i punti di vista in questa stagione colpevolmente fallimentare: e ora, davvero, l’Udinese diventa l’ultima prova d’appello per provare a salvarla con un sussulto d’orgoglio e di dignità. Per tutti, nessuno escluso. Vanoli compreso che domenica si gioca la panchina, sempre che non ci siano provvedimenti a suo carico già oggi.  
 
Ed è stata la solita, identica, monocorde Fiorentina di questi quattro lunghissimi mesi. Lenta di pensiero a costruire gioco, lenta di gambe a svilupparlo, sempre con poche idee e troppi passaggi sbagliati. Anche elementari. Da parte dei centrali difensivi nella prima fase d’impostazione, di Nicolussi Caviglia regista che raramente trovava la verticalizzazione, di Sohm in fase di raccordo, di Kouame ala a tutto campo senza punti di riferimento (per sé stesso), di Dzeko poco reattivo, di Piccoli spaesato.

NOIA ED ERRORI. Siccome nemmeno il Losanna è tutto questo squadrone, nel primo tempo inguardabile e infarcito di errori si è visto un solo tiro, dicasi uno, di Fofana. Nessuno la squadra viola che due minuti dopo il tentativo di Fofana ci ha provato (si fa per dire) con Piccoli rimpallato da Sow a sette-otto metri dal portiere Letica (ex Spal). Magari nella ripresa… Macché. Di sicuro il cambio di passo non era della Fiorentina che continuava a sbagliare e a subire quasi per inerzia gli attacchi del Losanna. E mentre Piccoli confermava tutti i limiti a puntare la porta con il pallone tra i piedi, gli svizzeri alla fine passavano quasi per forza. Kana-Biyik andava via in scioltezza a Nicolussi Caviglia sulla linea di fondo, Fortini (entrato da tre minuti) si perdeva a centro area Sigua che di testa batteva Martinelli (non perfetto). 

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Colpita, la Fiorentina sbandava ancora di più e un minuto dopo Lekoueiry affondava nella difesa viola come la lama nel burro e stavolta il portierino classe 2006 era molto bravo ad alzare in angolo il tiro del trequartista originario della Mauritania. Perso per perso, Vanoli rovesciava la Fiorentina inserendo contemporaneamente Kean, Gudmundsson e Mandragora al 25’ e un paio di incursioni pericolose c'erano nella zona di Letica, ma nulla che cambiasse il corso della partita. E il destino di questa pessima Fiorentina

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