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Guerini: «A Paratici vanno date le chiavi del club. Ieri all'inizio della gara i giocatori erano impauriti»

Le dichiarazioni dell'ex dirigente viola sul momento della squadra di Vanoli e su Paratici

L'ex Fiorentina, Vincenzo Guerini, ha parlato a Radio Sportiva e ha commentato così la prima vittoria in campionato dei viola di Vanoli: “Io ci andrei coi piedi di piombo, ieri forse è stata una vittoria da ultima spiaggia anche se ne mancano ancora tante. Ora c'è la possibilità di rimettersi in sella, ma per dire che è guarita ci vuole qualche partita in più. Ho guardato la partita e all'inizio si vedeva la paura dei giocatori nei primi 6-7 minuti non hanno neanche superato il centrocampo. Poi la superiorità numerica ha dato morale e hanno giocato sul velluto. Chi ha fatto calcio sa che erano impauriti all'inizio. E' stata una vittoria importantissima, determinante, per sperare ancora di agganciare il quart'ultimo posto”.

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PARATICI. “Ho sempre detto che mancava una figura importante come lo era Barone, che poteva piacere o non piacere, ma era un punto di riferimento. Ora che il patron non è presente per motivi fisici, non c'era una figura di esperienza e Paratici ha tutte le credenziali per poterlo fare. Devono dargli le chiavi del club a livello sportivo. Sono contento”.

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MERCATO. “Non è facile trovare giocatori forti che vengono alla Fiorentina ultima in classifica. Possono esserci, ma devi prenderne più bravi di quelli che ci sono”.

VANOLI. “Non si può mettere l'allenatore in croce ogni 3-4 partite, perché non si risolve il problema così. L'importante è avere una persona carismatica come punto di riferimento come Paratici che con l'esperienza che ha può capire al volo la situazione. I giocatori non possono essere diventati brocchi, il tempo c'è. L'allenatore in questo momento è secondario e non è nemmeno facile trovarne un altro bravo. Va capito semmai com'è messo l'allenatore con lo spogliatoio”.

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