Kean tra i grandi d'Europa: solo Haaland meglio di lui tra gli U25. Al top per media tiri-gol e duelli vinti

Una media da 0,64 gol a partita, il 45% dei suoi tiri nello specchio finisce in rete. E si esalta nei duelli fisici

16 gol dopo 30 giornate, in un campionato come la serie A, sono numeri per pochi. Sei, per la precisione, negli ultimi 4 anni: Kean e Retegui nella stagione in corso e prima di loro Lautaro Martinez, Osimhen, Immobile e Vlahovic.

Non solo: tra i giocatori nati dal 2000 in poi solo Haaland — di cinque mesi più giovane — ha segnato nei top cinque campionati europei più gol di Moise Kean (21). Così scrive il Corriere Fiorentino. GOL. Uniformando il parametro ai 90 minuti emerge come Kean abbia realizzato 0,64 reti a partita, poco meno di Haaland (0,76) e Mbappe (0,85), e con una distanza superiore da Kane e Lewandowski (entrambi 1,02).

La precisione di Kean sotto porta è esplosa nei suoi mesi in viola, come si evince dal rapporto tra gol e tiri: solo Lewandoski (0,23 gol per conclusione) ha una media migliore di Kean (0,19, come Haaland), con Kane e Mbappe alle spalle (0,16 l’inglese, 0,14 il francese).

Kean è riuscito a trasformare in gol il 45% dei suoi tiri verso lo specchio, una percentuale migliore di quella di Mbappe (26%), Haaland (35%) e Kane (38%) e inferiore al solo Lewandowski (52%). MUSCOLI. Moise per duelli aerei tentati viene battuto dal solo Haaland (94 a 82 per il norvegese, che ha vinto 49 duelli contro i 42 di Kean) ed è leader per falli commessi (33) e falli subiti (45).

In Italia Kean è stato protagonista di ben 292 duelli, 132 dei quali vinti (45%): Lukaku, ad esempio, ne ha fronteggiati 197 e vinti 70 (35%). Oltre i numeri c’è però tanto altro: il concetto di corporeità per Kean è diventato un modo per diffondere la propria essenza, una strada per trovare il proprio posto nel mondo, grazie al quale il calcio può abbracciare la cultura hip hop: con la Griddy dopo ogni gol, ostentando i muscoli verso gli avversari ma anche rialzandosi, come successo contro l’Atalanta e come postato sui social dalla stessa serie A, con una mossa di break dance nota come «spinaroonie» e resa celebre dal wrestler Booker T.