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Nicolussi flop: solo un paio di gare sufficienti. 8’ nelle ultime 6 di Serie A, a gennaio può già partire

8’ nelle ultime 6 gare di Serie A, 3 gare (orribili) in Conference e il probabile addio a gennaio

Quanto è faticoso ricordarsi una prestazione sufficiente di Nicolussi Caviglia. Dal suo arrivo alla Fiorentina (con la regia di Lucci), infatti, le prove degne di nota del centrocampista ex Venezia si contano sulle dita di una mano. A stare larghi. 

CRONISTORIA. Dopo qualche lampo nel finale di Fiorentina-Napoli, quando fece il suo esordio con la maglia viola, ha in seguito inanellato un paio di sufficienze risicate con Como e Roma, dove ha anche fornito l’unico assist della sua avventura. Poi un susseguirsi di errori, continui, con passaggi sbagliati e palloni persi con disarmante facilità. Anche in Europa, dove il livello degli avversari è decisamente più basso rispetto a quello della Serie A, nonostante abbia sempre giocato titolare tranne che col Sigma Olomouc non ha quasi mai strappato una sufficienza, eccezion fatta per il match col Rapid Vienna (per la cronaca, gli austriaci hanno chiuso all’ultimo posto il girone con 1 pareggio in 6 partite). 

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CON VANOLI. Dall’arrivo di Vanoli, nonostante qualche parola di sprone a Fagioli, Nicolussi ha giocato titolare in Serie A solamente la prima partita di campionato col Genoa, rimettendo piede in campo per 8’ con l’Udinese, fermandosi a questa presenza nelle ultime sei partite di Serie A. Nel frattempo ha giocato 3 gare da titolare in Europa, fornendo prestazioni orribili con AEK e Losanna, andando male anche con la Dinamo Kiev. Nella regressione tecnica di Nicolussi Caviglia non c’è solamente la difficoltà in fase di costruzione e regia, ma anche l’inspiegabile involuzione nella battuta dei calci da fermo, punto di forza al suo arrivo. 

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AI SALUTI. Riassumendo, delle 14 apparizioni totali collezionate in maglia viola, se ne salvano due/tre. Adesso, col mercato di gennaio che si sta per aprire, Nicolussi Caviglia potrebbe già essere messo alla porta. Era arrivato a Firenze con la formula del prestito oneroso per 1 milione e diritto di riscatto a 7 milioni, obbligo al raggiungimento del 50% delle presenze del calciatore. Con Pioli aveva giocato 7 partite su 9 in Serie A e 1 su 2 in Conference, con Vanoli Nicolussi ha giocato 1 partita su 7 in Serie A (più 8’ in un’altra) e 3 su 3 in Conference. Adesso, per l’ex Venezia e Juventus, si potrebbe prospettare una nuova partenza. 

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