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Vittoria e tranquillità in classifica: la Fiorentina si rialza e punta alle coppe. Col Milan i viola se la possono giocare

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Una bella boccata d’ossigeno. Questo lascia in eredità la sfida del Bentegodi vinta 0-3 dalla Fiorentina. Una partita che scaccia posizioni di classifica pericolose e rimette i viola in una condizione di serenità. Dal campionato, si sa, la Fiorentina sembra ormai avere poco da chiedere, ma non essere risucchiati nella lotta per la salvezza era fondamentale per concentrarsi al meglio sugli obiettivi ancora raggiungibili, ovvero Conference League e Coppa Italia.

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Tuttavia, questo non vuol dire mollare del tutto la Serie A: risalire laclassifica è importante. Anche solo per questione di orgoglio, gli uomini di Italiano possono e devono aspirare a qualcosa di meglio di un dodicesimo posto.

La vittoria col Verona non ha mostrato una squadra perfetta, ma una formazione lucida e, incredibile ma vero, cinica. Con qualche difficoltà di troppo in fase difensiva, ma tutto sommato è stata una prova solida, conclusa con alcune buone sensazioni, tre gol di scarto (prima volta in stagione per quanto riguarda il campionato) e la già citata serenità acquisita in classifica.

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ANCORA CABRAL. Convince la buona vena realizzativa trovata da Cabral. Cinque gol in quattro partite non li aveva mai segnati a Firenze. Ovviamente, se i centravanti cominciano a segnare con continuità i problemi della Fiorentina si riducono non di poco.

E’ ancora presto per cantare vittoria, ma certamente il rendimento in crescita del brasiliano – che stava molto bene anche a inizio 2023, ma è stato frenato da un infortunio muscolare - è una piacevole novità. Anche Jovic aveva ritrovato il gol (doppietta) in Conference appena dieci giorni fa.

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L’ex Real è però ancora a caccia del suo primo gol in campionato del 2023 (in Serie A la rete manca dal 9 novembre, rete decisiva con la Salernitana). Che la concorrenza finalmente agguerrita possa stimolare anche Luka? Guardando a come è subentrato a Verona, verrebbe da pensare di no.

NON SOLO I CENTRAVANTI. Il ritorno al gol di Barak – schierato nuovamente in posizione di trequartista a Verona - è un’ottima notizia; la rete di Biraghi è un capolavoro che fa ricomparire i difensori nel tabellino dei marcatori (prima volta nel 2023).

Chi invece sta accusando un periodo di flessione è Nico Gonzalez. Rientrato bene dall’infortunio, con il gol vittoria su rigore contro il Sassuolo e la splendida rete contro la Lazio venti giorni dopo, l’argentino nelle ultime uscite è apparso meno lucido.

Le sue sono sempre partite “piene”, ma un po’ troppo confusionarie (in realtà difetto cronico di Nico). Più che normale per un giocatore che è stato fuori a lungo per infortunio accusare degli alti e bassi. La buona notizia sono i tanti minuti che sta mettendo nelle gambe, ora ci si aspetta da lui una crescita in termini di lucidità, gol e assist.

VERSO IL MILAN. Italiano avrà qualche giorno per preparare il big match di sabato sera, quando al Franchi arriverà il Milan di Pioli. I rossoneri si sono rialzati dopo un mese disastroso e arrivano a Firenze con una striscia aperta di quattro vittorie consecutive (tre in campionato, una in Champions).

Il Diavolo dovrà però fare a meno del suo miglior giocatore, Leao, che non sta vivendo la fase più brillante della sua stagione ma è decisamente meglio evitare di trovarselo contro. La partita resta ampiamente in salita, con gli uomini di Pioli favoriti di non poco: i 19 punti di distanza tra le due squadre parlano chiaro.

Tuttavia, la Fiorentina non ha nulla da perdere e difficilmente sbaglia l’approccio quando sente aria di big match. Un altro risultato potrebbe aumentare entusiasmo e consapevolezza in attesa dell’imminente ottavo di finale con il Sivasspor in Conference League.

Qualcosina si è mosso, la strada nelle coppe è ancora aperta, i viola sono ancora in tempo per salvare una stagione molto complicata.


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