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CdS-Stadio – Paratici, ecco perché ha accettato e cosa vuol dire il contratto fino al 2030

Fabio Paratici sarà chiamato a risollevare la Fiorentina in questo mercato e nei prossimi

Fabio Paratici non è ancora a Firenze, ma è come se ci fosse, perché sta già facendo un’immersione totale dentro al mondo-Fiorentina: per ora a distanza, presto al Viola Park non appena avrà risolto il contratto che lo tiene legato al Tottenham e un secondo dopo firmato quello che ne farà un punto di riferimento del club fino a giugno 2030. L’una e l’altra cosa sono attese per l’inizio di gennaio, giusto in tempo per cominciare buttandosi subito a capofitto su uno dei terreni di caccia preferiti dal dirigente piacentino: il mercato, scrive il Corriere Dello Sport Stadio.

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COMPITI. La durata pluriennale del rapporto che sarà con il professionista scelto per essere il nuovo responsabile in un ruolo che coniugherà l’area tecnica con la gestione manageriale, significa una cosa non secondaria in questo periodo delicato anche a livello societario oltre che in campo: c’è la volontà di rilanciarsi con un progetto a medio termine che non prescinda però dalla necessaria conquista della salvezza, grazie a nuove idee, nuovi calciatori e nuove linee guida. Diversamente, improbabile se non impossibile che l’ex amministratore delegato ed ex direttore sportivo della Juventus potesse accettare la proposta di Commisso. Invece lo ha fatto senza indugi, convinto dalle garanzie fiduciarie ed economiche che appartengono alle direttive del proprietario della Fiorentina: Paratici sarà il depositario del progetto rilancio e lo avvierà con l’inizio del nuovo anno, non appena a nord di Londra avranno soddisfatto la sua richiesta di rescindere il legame con gli Spurs.  Il tuffo nel mondo Fiorentina sarà immediato e tutto concentrato a tirare fuori dai guai la formazione viola per mantenere la Serie A e programmare un futuro differente. 

 

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