CorSport - Viola che vince non si cambia. Parisi resta a destra, Sohm insidia Ndour

Verso Parma Vanoli non cambia l'impostazione tattica della Fiorentina. Fortini o Viti al posto di Ranieri

Squadra che vince Vanoli non la cambia. Una scelta “dovuta” al fatto che la Fiorentina schierata domenica contro l'Udinese è stata il punto di rottura con tutte le precedenti in stagione sotto il profilo del sistema di gioco e ha prodotto la prima, attesa e non più rinviabile vittoria in campionato. Difesa a quattro, Parisi trequartista incursore (intuizione che ha sorpreso Runjaic: bravo Vanoli) e Gudmundsson finalmente libero da vincoli tattici per stare vicino - più vicino - a Kean. Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

NON SI CAMBIA. Risultato? De Gea ha sì subìto gol non riuscendo a mantenere inviolata la porta nemmeno in questa occasione, Parisi è stato uno dei migliori, Gudmundsson il migliore in assoluto e in coppia con il centravanti ex Juventus ha segnato tre reti nel 5-1 ai friulani. Buoni motivi, anzi ottimi, per trasportare pari pari la Fiorentina anti-Udinese dal Franchi a quella che sarà sabato al Tardini contro il Parma. Una differenza sarà la squalifica di Ranieri: gioca Fortini a sinistra nella linea arretrata a quattro e il problema è risolto. Parisi è stato decisivo con l'Udinese in quella posizione e riportarlo dietro potrebbe non essere una buona idea. In alternativa, se l'ex Juve Stabia lì non convince, ci può essere Viti che è mancino come Ranieri e può adattarsi a fare l'esterno di difesa. 

CONFERMATI. Dodo a destra libero di correre con la protezione dello stesso Parisi sulla fascia, Comuzzo (i 15 punti di sutura al capo post Udinese saranno protetti per consentirgli di esserci a Parma) e Pongracic nel mezzo, Fagioli tra Mandragora e Ndour (50 e 50 con Sohm, ex della partita) in mediana, Gudmundsson assieme a Kean in attacco. Un 4-3-2-1 (Gudmundsson e Parisi giocano molto dentro al campo) che può diventare 4-4-1-1 a seconda delle esigenze, ma questa è la Fiorentina del nuovo corso. E indietro non si torna.