A Losanna inizia la contestazione. Primi cori contro Commisso e delegazione alla casa di Antognoni

In Svizzera sono arrivate le prime proteste contro la proprietà, domenica si faranno più dure. A partire dallo sciopero dei primi 20'

A Losanna è iniziata la contestazione della Curva contro la proprietà, scrive La Repubblica. Un po' algida ancora, ma pronta a sbocciare nelle prossime settimane e nelle prossime partite. Al seguito di quella, già evidente, contro la squadra. «Società inesistente dove è il presidente» è il coro contro Commisso, unito a uno striscione che chiedeva rispetto ai giocatori.

SEMPRE PIU' DURA. Se non cambieranno le cose in società o non ci saranno svolte nella squadra la contestazione sarà sempre più dura e non risparmierà nessuno. Un po' come successo a Mandragora nel post partita di Losanna. Il giocatore era stato messo nel mirino dei tifosi sul web per aver buttato a terra la fascia da capitano. Episodio poi chiarito a Sky dallo stesso centrocampista: «Sono entrato e per velocizzare i tempi volevo lanciarla a Pablo Marì, è caduta e Viti l'ha passata a Pablo. Non avrei mai fatto una cosa del genere, so cosa significa quel simbolo». Tanto è bastato però per acuire le critiche di una piazza ormai rassegnata, slegata da calciatori e dirigenza, ferita. Pronta addirittura a lasciare domani pomeriggio il Franchi deserto. Almeno per venti minuti. L'appello della Fiesole è subito raccolto dall’Associazione Centro Coordinamento Viola Club, che ha immediatamente ripostato il messaggio. La misura è colma.

PELLEGRINAGGIO. Per provare a rifarsi un po' gli occhi, intanto, qualcuno ieri ha ripercorso le strade della memoria, quelle attraversate a Losanna dalla bandiera più amata della storia viola, aggiunge il Corriere Fiorentino. Una delegazione di tifosi ha infatti fatto visita alla casa dove Giancarlo Antognoni ha vissuto ai tempi della militanza in Svizzera. Un modo per sospendere il presente e riscoprire i valori del passato, quando a prescindere dai risultati chi andava in campo onorava diversamente la maglia della Fiorentina, per inciso rientrata ieri a Peretola nell’indifferenza generale.